Lecce
Attiva nei settori dell’industria agricola, della cartapesta e del turismo culturale, Lecce è la città dove più elaborato è stato lo sviluppo dell’arte barocca in pietra leccese, un calcare malleabile e molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Si parla, infatti, di barocco leccese e, per la bellezza del suo centro storico e dei suoi monumenti, è definita la Firenze del sud. Significativi sono i fregi, i capitelli, i pinnacoli ed i rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese della città (se ne contano oltre 40), come ad esempio il Palazzo dei Celestini e l’adiacente Basilica di Santa Croce (considerata uno dei capolavori architettonici della città), nonché la Chiesa di Santa Chiara ed il Duomo.
L’Anfiteatro Romano è situato nella centralissima Piazza Sant’Oronzo (il salotto elegante di Lecce), ne resta l’arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Mentre in Via dell’Arte della Cartapesta, si incontra il Teatro Romano scoperto nel 1929, databile all’età augustea come l’anfiteatro. In ordine di importanza, meritevole di una visita, al centro del barocco, per gli amanti della storia è d’obbligo una sosta alla città di Nardò.
Fondata da un gruppo di Cretesi-Micenei, dalla centralissima Piazza Salandra è possibile immergersi nel passato: Sedile, Teatro Comunale, Palazzo del Tribunale, Guglia dell’Immacolata, Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta, Seminario Vescovile, chiesa di San Domenico, chiesa dell’Immacolata, Chiesa e Convento di Santa Chiara, Chiesa della Madonna del Carmine, Chiesa di Santa Maria della Purità, Chiesa di Sant’Antonio da Padova, Chiesa di San Giuseppe Patriarca, Chiesa San Trifone, chiesa di Santa Teresa.
Nel territorio del Salento esistono inoltre delle peculiari enclavi etnico-linguistiche. In buona parte della regione storica della Grecia salentina, nel Salento centrale, si parla un dialetto neo-greco noto come Grecanico o Griko, che trae probabilmente origine da migrazioni medioevali. In una posizione centrale nodale per il medio-basso Salento troviamo Maglie. Le prime testimonianze di insediamenti umani furono presumibilmente discendenti dalle delle popolazioni eneolitiche e neolitiche capaci di costruire villaggi, allevare domare buoi e cavalli, innalzare monumenti (specchi, dolmen, menhir), ed utilizzare con profitto l’agricoltura.
Il centro storico ancora oggi mantiene la struttura urbanistica con palazzi antichi e medievali case a corte in cui vivevano diverse famiglie. Da non perdere il castello aragonese a Otranto, il Castello Angioino oltre al centro storico di Gallipoli e il faro di Leuca alla punta estrema del tacco d’Italia dove convengono i due mari. Lungo tutto il litorale della provincia è possibile ammirare delle torri cinquecentesche fatte costruire da Carlo V per difendere il territorio salentino dalle incursioni dei Saraceni, se ne contano attualmente circa un’ottantina. Il Salento un fiore all’occhiello per la Puglia per le sue spiagge e per il suo clima estivo che attira turisti da tutto il mondo. Solo per citarne alcune, tra le spiagge più note ci sono quelle sabbiose di Otranto, San Cataldo, Santa Maria di Leuca, laghi Alimini, Pescoluse, Torre Pali, torre Mozza, San Giovanni, Punta Pizzo, Baia Verde di Gallipoli, Santa Maria al bagno a Nardò, Porto Cesareo, Torre Lapillo, ma in realtà si dice che nel Salento vi è una spiaggia per ogni giorno dell’anno.